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Quando il nudo è socialmente responsabile

Vi ricordate un paio di anni orsono la campagna di Greenpeace firmata Spencer Tunick?
600 volontari nudi di fronte al ghiacciaio più esteso delle Alpi svizzere, l’Aletsch Glacier, per ribadire il pericolo rappresentato dai cambiamenti climatici.

Greenpeace & Spencer Tunick

Tunick, famoso per le sue installazioni fatte con corpi umani, questa volta collabora con Greenpeace Francia…

… e dato che squadra vincente non si cambia… in vista del vertice sul clima che si terrà a Copenhagen a Dicembre, Greenpeace France, Spencer Tunick e 713 volontari ci riprovano raccontando a modo loro l’effetto sortito dal riscaldamento globale.

Tunick@Work

Infatti, pare che il vino francese (in particolare la zona della Borgogna), a causa del cambiamento climatico stia cambiando aroma e gusto. La vendemmia è anticipata di diversi giorni, rispetto anche ad alcuni anni fa, e i vini contengono più zuccheri e meno acidi, aumentando nella gradazione alcolica. Tutte queste informazioni sono raccolte all’interno di un dossier “Rouge Alert: Climate change threatens French wine” prodotto dalla stessa Greenpeace.

Greenpeace & Spencer Tunick

L’obiettivo? Attirare l’attenzione su questi temi, da parte dei capi di stato che saranno chiamati a discuterne il prossimo Dicembre, nella patria della Sirenetta.

Lady Soul

Il carbone prende più di quello che da…

greenpeace

Campagna di sensibilizzazione per Greenpeace firmata Ogilvy & Mather

Toni cupi per un tema quanto mai attuale 🙂

Sunglasses@night

Greenpeace, salviamo gli animali dall’inquinamento

«L’inquinamento porterà all’estinzione di intere specie animali»: è un’affermazione forte, che però tendiamo a dimenticarci facilmente. Più delle parole sarebbero efficaci esempi concreti: guardate cosa ha fatto Greenpeace in Polonia con la campagna Lives in dirt, will disappear soon, utilizzando le sagome in cartone di animali a rischio e… alcuni spazi urbani non esattamente lindi.

L’effetto è assicurato: basta avere pazienza per un po’ e le silhouette diventano indistinguibili, a causa della polvere che si accumula sulle superfici. Quale miglior prova del fatto che l’inquinamento è veramente responsabile della sparizione delle specie animali?

The Apprentice

Quantum of Solace? Meglio il James Bond di GreenPeace…

4,94 milioni di sterline (5,3 milioni di euro, circa): a tanto ammonta l’incasso al botteghino, nel primo giorno di programmazione e nel solo Regno Unito, del 22° episodio della saga di 007. Così il James Bond (interpretato da Daniel Craig) di Quantum of Solace ha surclassato il precedente record di Harry Potter. In Italia e nel resto del mondo questo blockbuster esordirà venerdì 7 novembre.

Com’è naturale in questi casi, l’uscita del film è stata preceduta da un numero incalcolabile di iniziative di marketing. Giusto per fare qualche esempio, Swatch ha lanciato la 007 Villain Collection, 22 orologi ispirati ai cattivi protagoniste delle varie pellicole, Activision ha rilasciato – per PlayStation 3, Xbox 360, Nintendo Wii e Microsoft Windows – il videogioco “Quantum of Solace”… Neppure Coca Cola ha saputo resistere al fascino di Bond: è pronto uno spot (con colonna sonora firmata da Jack White dei White Stripes, non so se mi spiego) che vede l’agente di Sua Maestà lottare per accaparrarsi (ebbene sì) una bottiglietta del celebre soft drink.

L’elenco potrebbe continuare all’infinito, o quasi. Mi piace però segnalarvi quanto fatto da GreenPeace che, per protestare contro la costruzione di una centrale a carbone nel Kent (UK) ha interpretato a modo suo il mito di James Bond. Beccatevi un po’ questo “Coalfinger”!!

The Apprentice

Il sesso? È il miglior alleato delle foreste

Greenpeace è abituata a sorprendere. Questa volta però, per portare avanti la sua battaglia pro-natura, anziché per un’incursione spettacolare ha optato per una più “convenzionale” campagna viral.
Premessa: l’Unione Europea ha rimandato a settembre un voto sulla protezione delle foreste dal disboscamento illegale.
Di qui è nato il concept di “Show The Forest Some Love”: una campagna video fortemente allusiva che gioca sul tema dell’amore e dell’erotismo, mostrando il lato sensuale della natura. Guadare per credere…

Il target è quello dei giovani, invitati da Greenpeace non soltanto a firmare una petizione per salvare le foreste ma anche a “diffondere l’amore nella foresta”, scattando foto e girando filmati. I contributi raccolti verranno utilizzati per confezionare un’opera d’arte collettiva che sarà presentata il mese prossimo alla Commissione Europea.
Sarà rivoluzione culturale e di costume? Finora più che per promuovere cause importanti ci si era limitati a usare l’arma del sesso per vendere un pugno di prodotti in più…

PS: sempre a proposito del binomio sesso & natura, venerdì 22 agosto è uscito nelle sale italiane il documentario Les Animaux Amoreux del francese Laurent Charbonnier, di cui ha scritto per prima – dicembre 2007 – Laura Putti su la Repubblica. Nel marasma delle pellicole demenziali e splatter agostane, forse gli amanti del cinema hanno trovato una pellicola che valga la pena di essere vista…

The Apprentice