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Life n’ roll, lo spot Rolling Stone Magazine

Sta riscuotendo un buon successo, in quanto a click e commenti, lo spot di Rolling Stone Magazine Italia realizzato per il web.

Confronto disilluso e ironico tra il mondo del rock ‘n’ roll e quello dei politici, il video (come la rivista) non teme la parolaccia e presenta i rockers come una categoria in decadenza.

La voce fuori campo racconta la triste vita della rock star, che si vede portare via il primato della sregolatezza dalla nostra classe politica:

Nelle auto blu ci sono più festini che nei nostri backstage.

E noi cosa siamo diventati? Le ragazze da sposare..

Torniamo a passare l’inverno a scopare come ricci e l’estate a curarci le malattie veneree

O lasceremo a loro non solo il potere ma anche il rock&roll

Tristemente vero! Salviamo i rockers, specie in estinzione! Alla faccia delle balene..

Joy

Elvis lives on…iPhone!

Il Re del rock’n’roll sta per tornare.

Elvis è spesso in cima alle celebrità scomparse che fruttano ancora una montagna di soldi. E certamente nessuno insegna niente, in fatto di marketing, alla società che ne amministra il patrimonio, la Elvis Presley Enterprises.

Proprio per questo è attesa a breve un’applicazione per iPhone (e iPod Touch) gratuita, in occasione del 75° anniversario dalla nascita del Re.

E’ quanto si apprende da mobilemarketingwatch.

A noi piace ricordarlo così.

Mr. Writer

Ludwig rocks the neighbourhood

Ludwig Drums, le batterie più note del mondo, festeggiano i loro primi 100 anni con una campagna stampa davvero interessante: Ludwig, terrorizing neighbours since 1909.

Ludwig drums

L’immagine evoca il lieto sconvolgimento di una vita tradizionale quando il rock entra a farne parte, “terrorizzando” i vicini di casa. Adolescenti di ieri e di oggi possono riconoscersi nelle immagini, che contrappongono con grande ironia passione per la musica (di un certo tipo) a tradizione e tranquillità.

Anche la triste, solita minestra viene sconvolta dal suono della batteria..

Ludwig drums

Le batterie Ludwig sono diventate un mito, ormai centenario, che si è saputo adattare ai cambiamenti nella comunicazione e nella musica, pur conservando un’immagine ben precisa e autorevole. Profilo Twitter, MySpace, Facebook FanPage, web tv sono alcuni dei mezzi attraverso i quali è possibile stare sempre in contatto con la propria passione per la batteria.

Una passione centenaria, ma trasversale, come recita il profilo Twitter:

Drums your dad played. Drums cooler than your friends are playing. Drums that your children will play and melt your face.

Joy

Who shot Rock and Roll

Una nuova interessantissima mostra fotografica va in scena al Brooklin Museum di New York fino al 31 gennaio 2010.

Who Shot Rock & Roll: A Photographic History, 1955 to the Present celebra i più grandi fotografi che hanno creato la visual identity della musica rock, ed è anche la prima mostra che si svolge in uno dei più importanti musei al mondo che ha lo scopo di restituire ai fotografi un ruolo di assoluta importanza nella storia del rock.

Molti di questi fotografi non sono mai stati nemmeno citati, eppure l’eccellenza del loro lavoro è alla base della memoria iconografica della cultura rock.

Ad esempio la foto di Jimi Hendrix che incendia la sua chitarra al Monterey Pop Festival del 1967 è stata scattata da Ed Caraeffche allora aveva 17 anni.

E’ diventata una delle più famose immagini della storia del rock eppure nessuno si ricorda del nome del suo autore.

Emerge dalle immagini il tentativo di questi fotografi di appropriarsi di un momento di intimità di alcune tra le più grandi star del rock, qualcosa che li sappia avvicinare ai loro fan e renderli in qualche modo “umani”.

In questa direzione vanno le foto più emozionanti presentate, immagini che sanno di “scatto rubato” ma anche di “vero”.

Ecco una piccola gallery di alcune delle foto presentate alla mostra:

http://www.rollingstone.com/photos/gallery/30704191

Man in Black

Matt goes rocking

matt-groening11

Dopo anni in cui diverse band e musicisti hanno fatto apparizioni più o meno volontarie negli episodi dei Simpsons, ha fatto un certo scalpore la notizia che il loro creatore Matt Groening è stato invitato a curare il prestigioso evento indie ATP che sta per All Tomorrow’s Parties (www.atpfestival.com) che si svolgerà al Butlins Holiday Center a Minehead nel Regno Unito dal 7 al 9 maggio 2010.

Quello che i media britannici fanno notare è che si parla di un evento musicale (i cui biglietti sono in vendita dal 16.10) di cui non si sa ancora nulla quanto a band facenti parte del lineup e il centro della scena è tenuto da un non-musicista, Matt Groening appunto. In realtà già nel 2003 Groening si occupò di curare un festival a Long Beach LA recuperando grandi artisti del passato come Iggy and The Stooges o James Chance (ex leader di James Chance and The Contortions) o nomi minori delle college radio degli anni 90, per cui ci si aspetta che Groening ripeterà quel tipo di scelta e questo ha già sostanzialmente dato il la a prevendite “al buio”

Il prestigioso magazine inglese NME ha colto l’occasione per fare una carrellata di alcuni grandi artisti protagonisti di cameo negli episodi dei Simpsons.

Qui vi riporto due tra i più geniali.

I ramones che suonano  Happy Birthday alla festa di compleanno di Burns e i Green Day che appaiono nel Movie.

Man in Black