Certamente il rimando ai billboard di Patrick Mimran è inevitabile e sufficientemente immediato: fondo nero, caratteri bianchi e punto interrogativo rosso per quindici domande spiazzanti, che solo apparentemente potrebbero sembrare poco invasive.
Mi riferisco al progetto pubblico ideato dall’artista cileno Alfredo Jaar per la città di Milano: un’articolata campagna di comunicazione che, adottando modalità e supporti tipicamente pubblicitari, insinua invece nella città contenuti che di commerciale non hanno nulla. Questions, Questions, questo il nome del progetto, presenta una serie di domande che ruotano intorno alla definizione di cosa sia la cultura oggi.
La campagna comprende un’affissione pubblica, la proiezione di un video su megaschermi nella città, la distribuzione di materiali grafici come manifesti e cartoline, alcuni incontri pubblici e un convegno internazionale, in programma per fine gennaio 2009, che riunirà figure autorevoli di studiosi ed esperti a confronto sul senso del fare cultura.
Cos’è la cultura?/ Cultura dove sei?/ La cultura è critica sociale?/ La cultura è necessaria?/ La cultura è politica?/ La religione è cultura?/ La cultura dell’emergenza/ Abbiamo dimenticato la cultura?/ Alla ricerca della cultura a Milano/ Alla ricerca di Gramsci a Milano/ Alla ricerca di Pasolini a Milano/ Quali sono le responsabilità della cultura?/L’intellettuale è inutile?/ La politica ha bisogno della cultura?/ La cultura fa volare l’Italia?
Ecco come l’arte per Alfredo Jaar non riguarda tanto ciò che si fa, ma ciò che si è, diventando un vero e proprio ambito di riflessione, un modo per sentirsi parte di un’epoca e di una collettività, per partecipare a fenomeni che investono tutti.
Un sito web (www.alfredojaar.net/questions.questions), appositamente creato per il progetto pubblico e contenitori per cartoline collocati presso Spazio Oberdan e Hangar Bicocca sono stati predisposti per la raccolta delle risposte del pubblico a ogni singola domanda.
Hannah Höch