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Google Street View sulle piste olimpiche di Vancouver

Tra poco inizieranno le olimpiadi invernali di Vancouver, e Google Street View non poteva mancare.

Sarà possibile vedere i percorsi delle vette olimpiche canadesi e provare l’ebbrezza di scendere in pista a bordo della motoslitta Street View.

Per chi fosse da quelle parti, si appresti a cercare una motoslitta:)

La Blanche

Google goes social: arriva Google Buzz

Dovevamo aspettarcelo: Google scende in campo social, dopo la sperimentazione di Google Wave, con una piattaforma più simile a quelle che già conosciamo (da Facebook a Twitter a FriendFeed).

Con Google Buzz sarà possibile condividere immagini, aggiornamenti di stato e video, attraverso uno sharing on-line con la lista di contatti Gmail. Ma la sua caratteristica principale è quella di poter integrare contemporaneamente Picasa, Flickr, Google Reader e Twitter.

Le funzioni di Google Buzz sono illustrate in questo video:

Google Buzz assomiglia molto a Twitter per quel che riguarda l’ambiente social, ma si presenta principalmente come un potenziale Facebook-killer, per il bacino di utenza sul quale può contare (176 milioni di utenti contro i 400 milioni di Facebook..la sfida è comunque ancora molto difficile).

Il Buzz di Google è disponibile anche per iPhone, Symbian, Windows Mobile e Android e permette non solo la condivisione delle esperienze off-line ma la geolocalizzazione degli utenti collegati, per conversazioni tra social-addicted.

La cuoriosità della rete sembra accesa, il Buzz è partito: staremo a vedere quanto prenderà piede il nuovo Google Social.

Joy

Google working with UNESCO!

Nuova partnership culturale per Google che si accorda niente meno che con l’UNESCO per rendere disponibili sul web tutti i luoghi della World Heritage List.

The World Heritage List includes 890 properties forming part of the cultural and natural heritage which the World Heritage Committee considers as having outstanding universal value.(UNESCO)

Utilizzando la suite di mapping del motore di Mountain View (Earth,  Street View, Maps) è possibile fare una passeggiata a Stoneage o all’interno dell’area archeologica di Pompei.

Qua la pagina dedicata all’iniziativa, e di seguito il video del progetto.

Mr. Writer

Tech-gadget 2010: can’t live without!

Chiuso il CES 2010, il Consumer Electronic Show di Las Vegas, PC World USA ha selezionato le cinque parole magiche che accompagneranno la rivoluzione tecnologica nel 2010. L’anno appena iniziato appare già come momento di svolta per la varietà dei device che saranno lanciati e per l’innovazione che introdurranno.

Ecco i cinque Big Tech Trends 2010: e-readers, tablets, 3D, car tech, Android.

Gli e-readers cominciano a diffondersi. Kindle e il suo concorrente, Skiff Reader, sono ormai realtà e ci si aspetta un’impennata nelle vendite per il 2010. Un’espansione che potrà essere rallentata solo dal lancio dei tablets..

Si dice che il 2010 sarà l’anno dei tablets: il più atteso, tra spoiler, dichiarazioni e smentite, è l’ormai mitico iTablet o iSlate di Apple. La rivoluzione touch è già iniziata, vista l’attesa attorno al nuovo Mac gioiello!

Nel 2010 il 3D dovrebbe affermarsi, grazie al lancio di Avatar di James Cameron ma soprattutto attraverso la messa in commercio di prodotti di hometheatre in 3D, ad esempio di Panasonic e Sony.

Anche le automobili si adatteranno al trend tech, integrando a bordo device in grado di controllare alcune funzioni attraverso iPhone Apps. Ford ha già iniziato a lavorare su questo, associando per primo il proprio nome a Apple.

L’ultimo trend del 2010 è Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google, che sarà integrato in cellulari di prossima uscita e, chiaramente, nel Nexus One, il proprio smartphone touchscreen.

Joy

Tutto il mondo è RED

Oggi è la Giornata mondiale contro l’AIDS e il mondo è diventato rosso, anzi RED. Il colore simbolo delle campagne di sensibilizzazione anti-AIDS è stato usato ovunque, da grandi testimonial e da milioni di utenti web.

Ad esempio, Nike ha voluto “legare” la giornata ai prossimi mondiali di calcio, i primi in Africa, dove l’AIDS affligge milioni di persone, e lo ha fatto creando lacci rossi per scarpe da ginnastica il cui intero ricavato andrà a finanziare la distribuzione di farmaci e campagne di informazione nel continente africano.

Nike Bono Drogba

Primo testimonial dei lacci RED, il calciatore della Costa D’Avorio Didier Drogba: la campagna “Lace up, save lives” è stata presentata insieme a Bono Vox, leader degli U2 e fondatore di RED, associazione che combatte il virus in Africa, che ha dichiarato:

Nike è il migliore del mondo a fare marketing e a comunicare idee, e oltretutto Nike rappresenta la volontà e la capacità di vincere. E quindi possono trasmettere al meglio il messaggio positivo che noi vogliamo comunicare: che l’AIDS può essere sconfitto

Anche Twitter e Facebook sono diventati rossi: il primo, in homepage oppure inserendo nei tweets il tag #RED; il secondo, perché gli utenti hanno scelto di utilizzare come immagine del profilo quelle messe a disposizione sulla pagina RED o il simbolo storico della campagna. Google ha invece aperto un motore di ricerca RED che devolverà il ricavato delle ricerche on-line alla lotta contro l’AIDS in Africa.

I'm inspired

Joy

In bicicletta con Google Street View

Google Street View, per necessità, diventa green grazie a Street View Trike. Le Street View cars stanno girando il mondo, ma hanno il limite di non potersi muovere in tutti gli ambienti. Ad esempio, nei centri delle città o in campagna, montagna, luoghi non urbani, le auto di Google non possono circolare. Per questa ragione arriva ora la bicicletta di Google, dotata della stessa tecnologia delle auto, ma decisamente più versatile ed ecologica.

Google Street View Trike

Street View Trike è dotato di tre ruote, della telecamera Street View e di un contenitore pieno di gadget Google. Le Google-bikes non sono solo un’iniziativa green, ma saranno utilizzate per sostenere i progetti di Google in Africa. Molti utenti sudafricani, ad esempio, avevano espresso il desiderio di vedere su Street View alcuni dei più bei paesaggi della loro terra, troppo poco conosciuta: ora sarà possibile votare on-line i più amati, che saranno visitati da Street View Trike. L’iniziativa è volta a favorire l’incremento dei flussi turistici in Sud Africa e a sottolinearne la storia prima e dopo il periodo dell’Apartheid.

Street View Trike è uno strumento utile anche per le nostre città e campagne: gli ambienti naturali italiani più belli o i contorti centri urbani erano prima impossibili da raggiungere o richiedevano lunghi iter burocratici per ottenere l’autorizzazione ad accedere.

Vediamo ora Street View Trike in azione a Roma, nelle strade attorno alla Fontana di Trevi.

Joy

Google story in 2 minuti!

google

La divisione Uk di Google, Google Channel Uk, ha creato un simpatico video di 2 minuti in cui racchiude gli 11 anni di storia del motore di ricerca.

Dagli inizi di Page e Brin alla Stanford University, fino a Google Wave.

Mr. Writer

via downloadblog

Da Google e Hasbro il Monopoli del nuovo millennio

monopili city street

Sembrava fosse un gioco da tavola ormai dimenticato da tutti e invece domani, 9 settembre 2009, tornerà…

Più che sulle nostre tavole, il vecchio Monopoli però tornerà in una veste tutta nuova sui nostri computer, versione online: il Monopoly City Street, basato sui percorsi 3D e sulle piantine di Google Maps.

Hasbro ha infatti concluso un accordo con Google per il lancio di questo nuovo Monopoli online, e domani potremo ricordare i vecchi tempi del Monopoli, da giocare in casa con alcuni amici, con una versione rinnovata e al passo coi tempi, in cui sarà possibile giocare contemporaneamente con migliaia di utenti in tutto il mondo, “creando il più grande torneo di Monopoli”.

I giocatori potranno acquistare qualsiasi strada in tutto il mondo e giocare contro altri giocatori su una piattaforma che rappresenta il mondo intero. Cominceranno tutti la partita con 3 milioni di dollari monopoliani e ognuno potrà costruire non solo degli hotel e delle case ma anche dei castelli, stadi, etc.

piantina monopoli

I nostalgici di uno dei  giochi di società più famosi di sempre, che ormai ha più di 70 anni, potranno rivangare il passato e tornare a giocare in una versione restaurata e mastodontica, a cui le nuove generazioni non potranno certo resistere…

La Blanche

Via: fr.mashable

STREET ART SWEET ART…LA GALLERIA A CIELO APERTO SI TRASFERISCE NEL WEB 2.0

Mai come in questo periodo, o meglio giorni, la tradizione del graffitismo, del writing e della Street Art intesa nel suo senso più allargato è arrivata a irrompere con così tanta forza sullo scenario contemporaneo. Quest’arte di disturbo, che ama nutrirsi del rischio di uno scontro con le autorità pare abbia trovato paradossalmente (?) un museo, una sistemazione: si tratterebbe di uno Street Museum, per l’esattezza.
Tralasciamo le questioni politiche. Il progetto in fase di lancio è curato da TIM Tribù: si propone sostanzialmente di censire, grazie al contributo degli utenti, e soprattutto mappare (attraverso Google) le migliori opere di arte urbana.

Così lo Street Museum sarà un luogo virtuale, un grande museo on line a cielo aperto: per realizzarlo, gli organizzatori di TIM Tribù invitano già da ora il pubblico della Rete a segnalare le opere preferite inviandone una foto via MMS o caricandola sul sito dell’iniziativa www.timtribu.it.
Ai curatori 2.0 di questo che si propone come il primo museo user generated sarà affidato il privilegio di tenere aggiornato lo stato dell’arte, fornendo informazioni sulle opere e gli artisti.
I lavori in gara saranno commentati, votati e supportati dagli utenti che determineranno la rosa dei primi 100, di diritto nello Street Museum. Le opere più meritevoli di entrare nel pantheon della Street Art verranno scelte e votate soltanto dagli utenti.
L’idea è sicuramente geniale d’accordo, ma non ho potuto fare a meno di riprendere in mano il catalogo della mostra Street Art Sweet Art tenutasi nella primavera del 2007 al PAC di Milano, dove Jacopo Perfetti scrive: “ […]  un’arte nata sui muri, fruita quando ancora la vernice è fresca e cola tra le insenature di una superficie ruvida che gli dona vita. Questa è la vera potenza della street art, la sua genuinità. Perché chi dipinge su un muro lo fa solo per il bisogno di fare arte, per il bisogno di conquistare spazi che gli vengono negati, per dare il suo contributo al prossimo. Per stupirlo, per irretirlo, per donargli una parte di sé. Un ‘opera di street art non può essere venduta. Non segue direttive esterne da chi la produce. È estranea a qualsiasi dinamica corrosiva e claustrofobica. Annulla qualsiasi intermediario e riporta l’arte a parlare con il proprio pubblico.
Potrebbe avere un senso costruire un museo e soprattutto una mappatura di qualcosa che ogni giorno corre il rischio di essere cancellato ma che allo stesso tempo trae la sua forza e il suo fascino proprio da questo quotidiano rischio? Cosa ne pensano gli artisti? Intendo quei writer che troveranno catalogate involontariamente le proprie opere?

Hannah Höch